Stanley Kubrick: A Life in Pictures
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. . .che è molto più veloce
di qualsiasi altro disponibile oggi.

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Stanley aveva intenzione
di usarlo per girare. . .

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. . .le famose scene a lume
di candela in Barry Lyndon.

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E in quel caso, girò con
la massima apertura, f0.7.

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Per quel motivo non c'era praticamente
nessuna profondità di campo.

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Fu un'impresa farla,
ma naturalmente. . .

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. . .le immagini erano
assolutamente magnifiche.

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Credo che volesse fare qualcosa. . .
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Direttore della fotografia
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. . .in un modo
mai visto prima.

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Voleva immergersi in quel secolo,
con quei personaggi. . .

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. . .e quell'ambientazione
e darti la possibilità di vederli. . .

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. . .come sarebbero stati
all'epoca del libro.

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E usò i più straordinari
moderni e audaci strumenti.

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Il fatto che usò le candele. . .
E quella è solo una parte. . .

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. . .ma anche gli interni, il modo
in cui la luce entra nelle stanze.

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Tutto per ottenere
la presenza in un periodo. . .

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. . .in un modo in cui nessuno
aveva mai fatto prima.

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Sapevo che fosse in costume
ma speravo Io portasse altrove.

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Lo portò indietro nel tempo.
L'uso dello zoom è interessante. . .

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. . .perché non penseresti mai
di usare Io zoom nel passato.

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No, Io zoom appiattisce
come quei dipinti del 1 8° secolo.

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Il movimento,
il linguaggio del corpo. . .

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. . .e l'uso della musica
e del montaggio. . .

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. . .ti lasci trasportare quando
Ryan O'Neal, che è meraviglioso. . .

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. . .e Marisa Berenson
s'incontrano e la bacia sul balcone. . .

1:23:59
. . .con la musica
e i movimenti. . .


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