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- Se ne vada. Mi sta seccando.
- Non le piace vedere che mi diverto.
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Quando uno ha lavorato quasi da morirne,
se lo merita.
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A lei non importa
se uno può vivere o no con la sua paga.
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Ll suo salario è come tanti altri
e poi ha la cassa malattia.
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Che salario! E che cassa!
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Quando sono stato malato per un mese,
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mi ha scritto che sarei stato licenziato...
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se non fossi tornato al lavoro.
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Me l'ha scritta o no quella lettera?
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Non mi ricordo delle lettere che scrivo.
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So solo che lei è qui al Grand Hotel
a fare il signore.
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E che forse è un disonesto.
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- Un disonesto?
- Sì, un disonesto!
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Ritiri ciò che ha detto!
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Qui, in presenza di questa signorina!
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Con chi crede di parlare?
Crede che io sia disonesto?
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Se lo sono, lei è molto peggio,
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signor Magnate Industriale Preysing!
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- Lei è licenziato. Se ne vada!
- Non può fargli questo.
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Non so chi sia, né cosa voglia.
Non l'ho mai visto prima.
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Lo conosco lei.
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Ho tenuto la sua contabilità
e so tutto di lei.
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Se uno dei suoi impiegati
fosse stupido solo la metà...
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- di quanto lo è lei...
- Cosa vuol dire?
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Signori, vi prego!
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Basta!
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- Lei è licenziato! Chiaro?
- Un momento!
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Lei non può licenziarmi.
Lo sono il padrone di me stesso...
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per la prima volta in vita mia.
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Non può licenziarmi. Sono malato.
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Sto per morire. Capito?
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Sto per morire,
e nessuno potrà farmi più niente.
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Non mi succederà più niente.
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Prima che possano licenziarmi,
sarò morto!
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Quest'uomo è pazzo.
Non lo conosco. Mi sta seccando.
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- Barone!
- Con permesso.
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- Che ha? Che gli è successo?
- É malato.
1:09:58
- Mi dispiace, barone.
- Povero Kringelein. Va tutto bene.